Disiscrizioni alla newsletter e tasso di disiscrizione
Analizzare il tasso di disiscrizione alle newsletter
Più è basso e meglio è
Un basso tasso di disiscrizione è indice di successo delle newsletter.
Report di immediata comprensione
Analizzate il tasso di disiscrizione delle singole newsletter.
Segmentazione di tutte le disiscrizioni
Visualizzate tutti i destinatari che si sono disiscritti a partire da una certa data, utilizzando la segmentazione sull’insieme dei mailing.
Il tasso di cancellazione, proprio come il tasso di rimbalzo, è un indicatore importante nell’e-mail marketing ed è considerato un indice della qualità della vostra newsletter. Anche in questo caso la regola è: più è basso e meglio è!
- La variabile “disiscrizioni” indica in valore assoluto quanti destinatari di newsletter si sono disiscritti dopo un invio.
- Il “tasso di disiscrizione” specifica la percentuale di disiscrizioni in rapporto al numero totale di destinatari della newsletter.
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Cosa significano per voi disiscrizioni e tasso di disiscrizione e come rilevarli
In 5 mosse: ecco come funziona
1. Mostrarsi sicuri: agevolare la disiscrizione
Come agevolare la disiscrizione ai vostri destinatari e perché dovreste farlo:
- I motivi per cui ci si disiscrive da una newsletter possono essere i più vari. Ma una volta presa la decisione, non è il caso di rendere inutilmente difficile il processo ai vostri destinatari.
Rendete la disiscrizione un’esperienza positiva
- È controproducente mettere i bastoni fra le ruote a chi vuole disiscriversi, perché in questo modo rischiate che le vostre mail vengano contrassegnate come spam e anche la vostra reputazione come mittente ne risentirà.
- Voi stessi ne trarrete beneficio: un elevato tasso di e-mail non aperte è infatti negativo per la reputazione come mittenti.
- Se l'esperienza di disiscrizione è positiva, il destinatario potrebbe ripensarci in un momento successivo.
- Un link per annullare l’iscrizione è inoltre prescritto per legge.
2. Rilevare i destinatari disiscritti: attraverso i report
Nelle campagne tramite newsletter inviate con CleverReach è già integrata la funzione di annullamento dell’iscrizione prescritta per legge, in modo che i destinatari possano scegliere di disiscriversi dalla vostra newsletter.
Se un destinatario si avvale di questa opzione, CleverReach vi mette a disposizione due opzioni diverse per identificare i destinatari disiscritti:
Attraverso i report: potete vedere il tasso di disiscrizione nella panoramica del mailing corrispondente. Cliccando su di essa otterrete un elenco dei destinatari non più iscritti.
Alla voce “Attività”, cliccando su “Azione”, si possono scaricare come file CSV i dati di questi destinatari disiscritti per confrontarli con la propria banca dati (ad esempio quella del proprio shop online).
3. Rilevare i destinatari disiscritti: attraverso i segmenti di destinatari
Utilizzate i segmenti di destinatari:
Volete visualizzare tutti i destinatari che si sono disiscritti da una certa data con riferimento a tutti i mailing? Potete farlo tramite la funzione per segmenti. Create allo scopo un nuovo segmento che filtri i dati utilizzando come condizione la data di disiscrizione a partire da una certa data. Quando avviene una disiscrizione la data dell’operazione viene automaticamente registrata nel record di dati del destinatario.
- A causa della segmentazione si visualizzano solo i destinatari attivi e di conseguenza per visualizzare i destinatari non più iscritti è necessario seguire un altro breve percorso: cliccate a questo scopo sullo “0” arancione per visualizzarli.
- I destinatari disiscritti così visualizzati possono essere naturalmente esportati a loro volta in un file CSV.
4. I motivi più frequenti per una disiscrizione
- Invii troppo frequenti
Questo è il motivo più ricorrente per cui le persone si disiscrivono. Inviate la newsletter con minore frequenza o proponete temi diversi. In alcuni casi è anche possibile lasciare che sia il destinatario a scegliere la frequenza. - Contenuti non significativi
I contenuti non sono interessanti. Se il tasso di disiscrizione rimane nel complesso nella zona verde, ciò significa semplicemente che il contenuto non è interessante solo per specifici destinatari. Cercate di conoscere meglio il vostro gruppo target e create i contenuti su misura per questi destinatari. - Troppe e-mail e troppo poco tempo per leggerle
Questo è un motivo molto comune e non ha nulla a che fare con un’eventuale carenza di qualità della newsletter. Spesso i clienti non vogliono semplicemente che venga loro ricordato quali informazioni attraenti e interessanti possono perdere per mancanza di tempo. Alcuni destinatari preferiscono quindi cancellare l’iscrizione alla newsletter. In questo caso c'è poco da fare: il motivo della disiscrizione infatti non siete voi, ma l’intenzione del destinatario di ridurre il volume delle e-mail in generale. - Il destinatario ha dimenticato chi siete. Questo è un motivo che riguarda in particolare i mittenti che inviano raramente una newsletter. Aumentate la frequenza degli invii, evidenziate nella newsletter il motivo per cui il destinatario la riceve. Potrebbe essere un testo come questo: “State ricevendo questa newsletter in seguito alla registrazione di x giorni fa con l’indirizzo e-mail nome@indirizzomail.it. La newsletter di settore vi aggiorna regolarmente sul tema XYZ.”
5. Suggerimenti
- Mostratevi sicuri! Collocate il link di disiscrizione in posizione ben visibile.
- Utilizzate una semplice procedura di opt-out singolo, senza alcun modulo di cancellazione da compilare.
- Non chiedete credenziali; chi non le ha a portata di mano e quindi non può disiscriversi, potrebbe contrassegnare la vostra prossima newsletter come spam, con le ben note conseguenze per la vostra reputazione.
- Chiedete i motivi della disiscrizione, ma la risposta alla domanda non deve essere obbligatoria. Diversamente la disiscrizione non sarà più un’operazione facile. Molti destinatari disiscritti vi daranno così informazioni sui motivi.
- Strutturate la pagina di disiscrizione in modo che chi vuole davvero disiscriversi lo debba confermare; inserite ad esempio questo testo: “Vuoi disiscriverti dalla nostra newsletter?” In questo modo si può escludere che il link di disiscrizione sia stato cliccato per errore.
- Salutate con gli auguri e con un simpatico “arrivederci” invece che con un messaggio burocratico come “La disiscrizione è riuscita”.
- In generale un elevato tasso di disiscrizione è un buon motivo per agire. Non c'è motivo di sentirsi in colpa, ma questo è un segnale che qualcosa andrebbe cambiato nella newsletter. In alcuni casi si tratta solo di variare la frequenza o l’orario di invio.
- Il tasso medio di disiscrizione varia a seconda dei settori.
Analizzare disiscrizioni e tassi di disiscrizione con CleverReach
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