Tasso di rimbalzo nel reporting delle newsletter
Gestione multilivello dei rimbalzi
Database valido
Con la gestione a più livelli dei rimbalzi delle e-mail mantenete gli elenchi di destinatari sempre puliti da indirizzi e-mail a cui non si può recapitare.
Miglioramento della reputazione
Un basso tasso di rimbalzo ha effetti positivi sulla reputazione del mittente.
Distinzione tra hard bounce e soft bounce
I soft bounce vengono bloccati solo per un breve periodo, mentre gli hard bounce vengono scartati in modo permanente.
Il tasso di rimbalzo è un indicatore importante nel marketing tramite newsletter. Si tratta infatti del rapporto percentuale tra e-mail non recapitabili e numero totale di e-mail inviate. Se non è possibile recapitare una newsletter a un indirizzo e-mail, viene restituito un messaggio automatico.
I rimbalzi vengono rilevati per ogni invio e documentati nel relativo report. È del tutto normale che una certa percentuale di indirizzi non sia raggiungibile. Quanto più grande è la lista di distribuzione, tanto più alto sarà il numero di rimbalzi. Il tasso di rimbalzo consente di fare considerazioni dirette sulla qualità della lista di distribuzione.
CleverReach vi aiuta a mantenere sempre le vostre liste pulite da rimbalzi grazie a una gestione multilivello dei rimbalzi delle e-mail. In questo modo sarà al contempo tutelata anche la reputazione del mittente. Ulteriori informazioni sono disponibili alla pagina “Gestione automatica dei rimbalzi”.
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Il software è concepito per campagne di marketing orientate a gruppi target e vi supporta efficacemente nell’implementare con successo le campagne di e-mail marketing. Gestite fino a 250 destinatari e inviate fino al 1000 e-mail al mese gratuitamente!
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Vantaggi e utilità di una gestione multilivello dei rimbalzi
Suggerimenti e consigli
1. Differenza tra hard e soft bounce
Se non è possibile consegnare una e-mail quando si invia la newsletter, il nostro sistema riceve un messaggio di errore. È differente se un rimbalzo è solo temporaneo o è permanente. A seconda dei casi si distingue tra soft e hard bounce:
- Un soft bounce si verifica quando un indirizzo non è temporaneamente raggiungibile, ad esempio nel caso di una casella di posta elettronica troppo piena o di una risposta automatica di assenza.
- Nel caso di un hard bounce l'indirizzo non è invece raggiungibile in modo permanente perché l'indirizzo e-mail o la casella non esiste (o non esiste più).
2. Perché soft bounce e hard bounce sono trattati in modo diverso
A seconda del tipo di rimbalzo gli indirizzi vengono bloccati per un periodo di tempo diverso. CleverReach lo fa automaticamente per voi:
- Soft bounce
Viene bloccato per un mese dopo il tentativo di consegna. In questo caso l’indirizzo esiste, ma c’è un problema e questo errore è responsabile del rimbalzo. Una volta corretto l’errore, la consegna a un successivo invio andrà a buon fine.
- Hard bounce
Viene bloccato per un anno immediatamente dopo il tentativo di consegna. Poiché l'indirizzo non esiste, un nuovo tentativo di consegna restituirà lo stesso errore.
Volete visualizzare i rimbalzi? Lo potete fare attraverso il corrispondente gruppo di destinatari, impostando il filtro “Bounce”. Per maggiori dettagli leggete l’articolo nello Help Center. Gli indirizzi che hanno prodotto un rimbalzo sono contrassegnati da un punto blu nell’elenco dei destinatari. La riattivazione dell’indirizzo avviene automaticamente dopo che è scaduto il blocco a seconda del tipo di rimbalzo.
Suggerimento: eliminate o disattivate gli indirizzi con rimbalzi, poiché è probabile che una gran parte di essi non potrà più essere utilizzata in futuro per gli invii.
3. Gestione multilivello dei rimbalzi: i vostri vantaggi
Un elevato tasso di rimbalzo ha effetti negativi sulla vostra reputazione come mittente. Molti indirizzi sbagliati sono un indizio per riconoscere gli spammer e alcuni client di posta elettronica potrebbero classificare come tale il vostro indirizzo di mittente se i tassi di rimbalzo continuano a essere elevati. In questo caso sempre più newsletter finiranno nelle cartelle spam con ripercussioni negative sul tasso di consegna.
In questo scenario:
- I soft bounce – e-mail non consegnate a causa di problemi temporanei – hanno effetti solo sul tasso di consegna. Per questo si effettuano fino a tre tentativi di consegna della newsletter.
- Gli hard bounce hanno, come descritto in precedenza, un impatto negativo sulla reputazione del mittente. Gli spammer utilizzano di solito enormi liste di distribuzione che contengono molti indirizzi non verificati e inesistenti, a cui scrivono ripetutamente nonostante i messaggi di rimbalzo. Per non essere classificati come spammer o finire in una blacklist, CleverReach blocca gli indirizzi corrispondenti agli hard bounce subito dopo il primo tentativo.
In sintesi:
Con la distinzione tra soft e hard bounce i destinatari che sono solo temporaneamente irraggiungibili vengono bloccati per un breve periodo, ma ricevono poi di nuovo la newsletter, mentre gli indirizzi non validi vengono bloccati subito e per un lasso di tempo sufficiente a proteggere la reputazione del mittente.
4. Suggerimenti e consigli
In quanto mittenti di newsletter vi chiederete probabilmente come mai vi siano rimbalzi nella vostra lista di distribuzione. Tutti i vostri destinatari si sono infatti registrati nelle vostre liste tramite un modulo DOI (double opt-in). Perché allora improvvisamente alcuni indirizzi restituiscono messaggi di errore? I motivi sono molto semplici:
I soft bounce sono causati da errori temporanei generati dall’indirizzo del destinatario. In questo caso il mittente non ha compiuto alcun errore, ma è il destinatario ad avere problemi con la sua casella di posta elettronica, che forse è semplicemente piena. Le dimensioni variano a seconda dei provider, così come diverso è anche il tempo di conservazione. Se lo spazio di archiviazione è completamente occupato, non vengono consegnate e-mail finché il destinatario non ha liberato spazio. Anche le risposte automatiche di assenza producono soft bounce.
Nel caso degli hard bounce l’indirizzo e-mail non è raggiungibile perché non esiste. Ma come entrano degli indirizzi inesistenti nelle vostre liste di distribuzione? Qui le ragioni possono essere varie:
- Il destinatario ha commesso un errore di digitazione nella registrazione alla newsletter. Un inversione di caratteri può verificarsi facilmente e rendere la newsletter non recapitabile.
- Lo stesso può accadere a un account manager che ha inserito in modo sbagliato l'indirizzo e-mail in un sistema CRM, che sarà poi utilizzato per inviare newsletter (naturalmente previo consenso del destinatario). Se l'indirizzo e-mail viene corretto, ciò deve necessariamente avvenire anche nel CRM, altrimenti si rischia di continuare a importare l’indirizzo errato.
- Il destinatario ha un nuovo indirizzo e-mail e ha semplicemente cancellato il vecchio indirizzo.
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Siete pronti per iniziare? Basta scegliere tra le nostre tariffe quella più adatta alle vostre esigenze. Inviate un numero illimitato di newsletter ai vostri destinatari secondo il principio della tariffa forfettaria o prenotate una quota fissa di e-mail.
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